Via Monte Bastia, 7
Scanzorosciate (BG)
È una perla rara e preziosa del panorama vinicolo italiano il Moscato di Scanzo, vino dolce ottenuto dall’omonimo vitigno a bacca rossa. Emanuele Biava, seguendo gli insegnamenti del nonno Giovanni (colui che ha ‘salvato’ il Moscato di Scanzo dall’oblio), coltiva le vigne di famiglia (età media trent’anni) su pendii ripidissimi. L’appassimento delle uve avviene in modo naturale, per circa due mesi, a cui seguono altri due mesi fra macerazione e fermentazione. È un vino che inebria per il suo naso nel quale è facile riconoscere la confettura di ciliegie e di prugne, le erbe aromatiche e, su tutto, chiari tocchi d’incenso (sono la ‘firma’ del Moscato di Scanzo). In bocca è piacevolmente dolce, senza essere stucchevole, con una bella scia minerale e acida che sostiene tutto il sorso. Si può abbinare a pasticceria secca, ma il consiglio è di berlo ‘in solitudine’.