Via Pietro Zappelli, 15
Carate Brianza (MB)
Si vuole gustare un’autentica cucina del territorio? Ebbene, c’è un posto dove gli ingredienti dei cibi e quindi i piatti raccontano al meglio la cucina lombarda di tradizione. Con una cifra innovativa, ma senza esagerare. È La Piana, un curato ristorante che si trova in una corte ristrutturata del centro storico del paese. L’ambiente trasmette calore, scevro da quello stile asettico che oggi è tanto in auge. # In cucina Gilberto Farina, ormai da una trentina di anni (La Piana nasce nel 1993, a Castello di Brianza), soddisfa con pieno successo la numerosa clientela di buongustai che qui giunge anche da lontano, attratta tanto dalla sua proposta quanto dal suo tratto garbato. Intendiamoci: le basi e le capacità ci sono tutte perché Gilberto, da studente dell’Alberghiero, è volato a Londra per due stagioni e, al rientro in patria, ha trascorso un periodo nel Centro Italia. Ma irresistibile è stato il richiamo della sua terra. Gusto lombardo, dunque, in piatti che ribadiscono i fondamentali della cucina: stagionalità e territorio. E così si ricercano i migliori prodotti nei luoghi vocati della regione (le patate di Oreno, gli asparagi rosa di Mezzago, l’agnellone brianzolo, i formaggi della Valsassina…) che poi sono tradotti in prelibatezze, come gli gnocchetti di patate con cremoso di Strachìn Quàder della Valsassina o come i filetti di trota fario e salmerino con guazzetto di lenticchie. Chiediamo: «Gilberto, può indicare un piatto bandiera della Piana?» «La cassoeula!». Per la cronaca: a base di verze e carne di maiale, è il piatto storico della tradizione brianzola. # La cantina è giustamente ricca. Il menu è a 45 euro. Se ne spendono poco di più con quattro piatti à la carte.