Lombardia a Tavola

Alle porte della città, verso la pianura, una cascina ottocentesca è stata trasformata da un imprenditore di successo in una meraviglia di locale polivalente. Tutto all’insegna di design, eleganza e raffinatezza in ogni dettaglio. Il ristorante gourmet è stato affidato ad Arianna Gatti, cresciuta alla scuola di Philippe Léveillé, al Miramonti L’Altro (Concesio). # Unendo gli insegnamenti appresi dal grande maestro alle influenze della cucina della sua terra di origine (Abruzzo), mixate a competenza e attitudine, Arianna Gatti ha messo a punto un suo stile. Al centro, l’esaltazione del gusto, obiettivo che raggiunge senza ricorrere a troppe divagazioni, in equilibrio tra tecnica e materia. È così per piatti come il carciofo alla brace con birra di pane raffermo, zafferano e Bagòss; il complesso «trota, albicocca, ostrica e bieta»; la sontuosa Saint Honoré di storione con caviale; il goloso raviolo di pecora con pecorino e santoreggia; il sapido risotto alle conchiglie e alghe marine; la succulenta sequenza di coniglio e carote; la classica lingua con pera senapata e levistico. A chiudere in dolcezza, molto ben controllata, ecco poi: «tè Matcha, yuzu e ginepro». # Il servizio, diretto da Elisa Ridolfi, mette a proprio agio: è professionale e al tempo stesso coinvolgente ed empatico. Cantina gestita da un sommelier di lungo corso: tante buone etichette selezionate soprattutto tra i classici dell’enologia nazionale. Percorsi di degustazione da 80 a 100 euro (questo di ben otto portate, più stuzzichini iniziali e finali); alla carta in media 90.