— Cracco
Galleria Vittorio Emanuele II
Milano
Cracco
Turno di chiusura: domenica; a pranzo lunedì e sabato
Ferie: variabili
La cucina di Carlo Cracco da sempre si caratterizza per la sua forte originalità. Lo chef, infatti, ha appreso tecniche d’alta scuola da maestri riconosciuti. Ma la sua creatività si esprime in piatti del tutto personali...

Questo blasonato ristorante si trova nel cuore della Galleria Vittorio Emanuele II e si sviluppa su più piani, con sale lussuose e ampie. A livello strada si incontra il bar, quindi al primo piano il ristorante, che si apre su tre sale e due privé, con boiserie e decorazioni; mentre al secondo piano si trova la sala Mengoni, location destinata agli eventi. # La cucina di Carlo Cracco da sempre si caratterizza per la sua forte originalità. Lo chef, infatti, ha appreso tecniche d’alta scuola da maestri riconosciuti, come Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse. Ma la sua creatività si esprime in piatti del tutto personali, e che non assomigliano ad altri, secondo uno stile capace di intrecciare prodotti e ricette sul filo di una contemporaneità che profuma di superbo classicismo. Cracco non gioca con abbinamenti acrobatici ma su una solida architettura, come nel caso della faraona al vino: petto in tegame ai funghi e fichi secchi e coscia glassata, con cotture diverse secondo il taglio. Ed essendo nel cuore di Milano, non può mancare qualche riferimento alla gastronomia della città, come il riso mantecato allo zafferano con midollo di vitello alla piastra. # La selezione dei vini è mastodontica (e a prezzi in linea con il contesto). Il servizio è di rara finezza. Ordinando alla carta (che prevede un minimo di due portate salate a persona) si può scegliere tra una ventina di piatti compresi i dessert: il conto in questo caso si aggira intorno a 160 euro. Il menu degustazione, che è un prezioso spaccato della cucina di Cracco, in dieci portate, si attesta invece a 210 euro.