Via Ferrante Amedeo Mori, 50
Fraz. Sacca – Goito (MN)
Si deve attraversare la piatta campagna mantovana per giungere in questa minuscola frazione, a ridosso del fiume Mincio. In una antica casa si incontra questa trattoria del ‘tempo che fu’: qualche tavolo all’aperto, il banco del bar all’ingresso con la rivendita dei tabacchi, e quindi, più innanzi, un paio di salette, un po’ spartane, con tavoli apparecchiati in modo sobrio e senza fronzoli. # Eppure, al di là dell’aspetto un po’ disadorno, vale la pena sedersi qui per vivere di quest’atmosfera vera e autentica. Come è vera e autentica la cucina che, con semplicità, propone alcuni dei piatti della tradizione virgiliana, con particolare attenzione al pesce di fiume (e difatti un enorme luccio impagliato sulla parete ricorda come qui terra e acqua siano una cosa sola). Tranquilli, però: ai fornelli sanno il fatto loro e, senza eccedere in unti e grassi, ben si destreggiano fra il fritto misto d’acqua dolce (soave, aereo e croccante) e il luccio in salsa mantovana (capperi, olio e prezzemolo) con polenta abbrustolita (profumato e gustoso come pochi). Mentre chi desidera mangiare carne può scegliere fra delle ottime tagliatelle al ragù di lepre e un buon cinghiale in salmì. Ben selezionati sono i salumi. E discreta è la scelta di dolci. # La cantina non è ampia, ma riserva comunque qualche buona etichetta, con particolare attenzione alla produzione regionale. Il servizio è familiare. Il conto è di commovente onestà: non più di 40 euro.